Definizione:
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L'Angioma (o Emangioma) è una proliferazione amaromatosa di tessuto vascolare. |
Epidemiologia: |
1. Incidenza:
E' la lesione benigna più frequente nei tessuti molli.
2. Sesso:
F > M
3. Età:
Può comparire addirittura fin dalla nascita (forme congenite); non ha predilezione per una fascia di età.
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Presentazione clinica:
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Le lesioni superficiali hanno un caratteristico colore bluastro. Le lesioni profonde appaiono come masse soffici e scarsamente dolenti. |
Localizzazioni: |
Le forme più comunemente diffuse sono localizzate nei tessuti molli (angiomi intramuscolari), ma possono essere anche superficiali localizzati nei tessuti sottocutanei o nel derma.
Raramente colpisce l'osso, in particolare il cranio o le vertebre. In tali sedi, è solitamente asintomatico e viene scoperto occasionalmente, durante esami radiografici eseguiti per altri motivi.
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Sintomi:
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Generalmente asintomatico. Il sintomo più frequente comunque è il dolore, poi la tumefazione.
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Istogenesi e patogenesi: |
L'angioma non è un tumore ma piuttosto una proliferazione amartomatosa di tessuto endoteliale. La lesione compare solitamente nell'infanzia e può stabilizzarsi o crescere ad intermittenza durante tutta la vita.
Gli stimoli che provocano la crescita di un angioma sono per lo più sconosciuti: uno di questi, nel sesso femminile, è certamente la gravidanza.
Non vi sono evidenze di degenerazione maligna di un angioma.
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Diagnosi:
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Le lesioni appaiono alla RNM come masse circonvolute dalla stessa densità dei tessuti circostanti. All'interno possono essere presenti delle piccole calcificazioni rotonde (evidenti anche alle radiografie) chiamate fleboliti.
Angioma della gamba; alla TNM la lesione è circonvoluta senza limiti netti.
Nell’osso l’angioma si localizza nel corpo della vertebra e presenta delle caratteristiche e patognomoniche striature longitudinali o punteggiature (aspetto a pelle di leopardo).
Angioma vertebrale: caratteristico aspetto a striatura longitudinale e a “pelle di leopardo” alla TAC.
Benché si tratti di una lesione di origine vascolare l’angiografia non sempre dimostra un’aumentata vascolarità: infatti spesso gli angiomi non sono comunicanti con il circolo vascolare sistemico. L’angiografia va eseguita negli angiomi che devono essere operati per conoscere l’eventuale presenza di un peduncolo vascolare e quindi per programmare la sua legatura evitando sanguinamenti intaroperatori.
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Trattamento:
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Nelle lesioni piccole e asintomatiche l’indicazione più corretta è il solo controllo evolutivo.
1. Chirurgia:
Il trattamento chirurgico va riservato agli angiomi sintomatici di grosse dimensioni o che comunque tendono ad aumentare di volume. L'escissione può essere difficile sia per il possibile sanguinamento intraoperatorio, sia perché l'angioma non è capsulato e cresce in modo infiltrante nei tessuti molli vicini.
2. Radioterapia:
La radioterapia non è indicata se non in rarissimi casi di angiomi di difficile escissione chirurgica o nei quali l'intervento causerebbe gravi deficit funzionali.
Gli angiomi ossei solitamente non vanno trattati chirurgicamente.
3. Embolizzazione:
L'embolizzazione può essere utile solo negli angiomi localizzati ai cingoli o alla radice degli arti e che siano in comunicazione con il circolo vascolare sistemico.
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Prognosi:
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Sempre buona quoad vitam; talora il trattamento o la recidiva locale possono creare dolore o deficit funzionali.
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Autore |
Dott. F. Gherlinzoni
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